/ Voucher digitalizzazione, "risparmiati" 156 milioni: pubblicato l’elenco delle imprese che hanno rinunciato al beneficio

Pubblicato il 29 Agosto 2019 in Finanziamenti

Voucher digitalizzazione: l’elenco delle imprese decadute nel decreto del Ministero dello Sviluppo Economico datato 7 agosto, e pubblicato il 26 agosto 2019 in Gazzetta Ufficiale. Oltre 156 milioni di euro sono le risorse che derivano dalle rinunce delle PMI, ovvero più del 45 % degli stanziamenti: l’incentivo si è dimostrato inadeguato rispetto alle esigenze delle aziende.

Voucher digitalizzazione: il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l’elenco, regione per regione, delle imprese decadute dal beneficio. I dettagli nel decreto direttoriale del 7 agosto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 agosto 2019. Moltissime imprese, probabilmente a causa della ripartizione delle risorse per le molte aziende che hanno fatto domanda che ha ridotto l’intensità di contributo rispetto al 50 % massimo previsto, ci hanno ripensato: non hanno compiuto l’ultimo passo per ottenere l’incentivo o hanno rinunciato a riceverlo disimpegnando complessivamente 156.256.960,75 euro di risorse.

L’agevolazione permetteva alle micro, piccole e medie imprese di ottenere un contributo fino a 10 mila euro per interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico, grazie alla concessione di un voucher per la copertura massima del 50% del totale delle spese ammissibili. In totale i fondi stanziati ammontano a 342 milioni di euro. Date le molte domande approvate c’è stata una ripartizione dei fondi che ha portato l’intensità di contributo ad una percentuale media molto più bassa rispetto al 50% previsto e questo ha provocato una rinuncia di molte aziende a fare i relativi investimenti.

Scarica il decreto MISE pubblicato in Gazzetta ufficiale il 26 agosto 2019 con l’elenco delle imprese decadute dal voucher digitalizzazione.

Voucher digitalizzazione: l’elenco delle imprese decadute

Con il decreto direttoriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 agosto 2019, il MISE ha pubblicato l’elenco delle micro imprese e PMI decadute dal beneficio del voucher digitalizzazione.

Nella lista divisa per regione, si riporta per ogni azienda il relativo “Codice Variazione Concessione RNA – COVAR” rilasciato dal “Registro nazionale degli aiuti di Stato”, come conseguenza della cancellazione dell’aiuto individuale.

L’elenco fa riferimento alle aziende che avevano richiesto l’incentivo, e che avrebbero avuto le carte in regola per beneficiarne, ma che non lo hanno fatto rinunciandovi o non presentando la richiesta di erogazione dei fondi.

Come emerge dall’elenco delle imprese decadute pubblicato dal MISE, però, sono tantissime le imprese che hanno abbandonato l’idea di beneficiare dell’agevolazione, procedendo in autonomia o rinunciando a compiere un passo in più verso il digitale.

Nel testo del decreto all’articolo 3, clausola di riccorribilità, si legge:

“1. Avverso il presente provvedimento, per lesione di pretesi interessi legittimi, sarà possibile esperire ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., ovvero, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 e 120 giorni, dalla data dell’avvenuta pubblicazione del comunicato relativo all’adozione dello stesso provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. L’autorità giurisdizionale ordinaria è, invece, competente per lesione di diritti soggettivi”.