/ Auto elettriche ed ibride: tornano i bonus, con qualche novità

Pubblicato il 27 Gennaio 2020 in Finanziamenti

Aperta la prima fase di prenotazione per il 2020 dei contributi per l’acquisto di auto elettriche ed ibride. L’eco bonus auto è riconosciuto per l’acquisto, anche in leasing, e immatricolazione in Italia di un veicolo di categoria M1, nuovo di fabbrica, con emissioni non superiori a 70 g/km e prezzo inferiore a 50.000 euro (IVA esclusa). L’importo del contributo è differenziato a seconda delle emissioni del veicolo acquistato e se si rottama o meno un veicolo della medesima categoria. La disciplina è stata ritoccata dal decreto Milleproroghe. Quali sono le novità? Chi può il bonus?

Sono nuovamente disponibili i contributi per l’acquisto di auto elettriche ed ibride.

Con un’importante novità. Il decreto Milleproroghe (D.L. n. 162/2019, in vigore dal 31 dicembre 2019 e in corso di conversione) è infatti intervenuto sulla disciplina degli incentivi, dettata dalla legge di Bilancio 2019 (e disciplinati dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 20 marzo 2019), ampliando le classi ambientali dei veicoli di categoria M1 che possono essere rottamati.

Il plafond stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico in questa prima fase è di 40 milioni di euro. Per richiedere gli incentivi c’è tempo fino al 30 giugno 2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.

Veicoli agevolati

L’ecobonus auto è riconosciuto per l’acquisto, anche in leasing, e immatricolazione in Italia di un veicolo di categoria M1 (veicolo a motore destinato al trasporto di persone, avente al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente) nuovo di fabbrica con emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km e prezzo inferiore a 50.000 euro (compresi optional, esclusi IVA e messa in strada ovvero spese relative all’immatricolazione della vettura, l’IPT, le spese di trasporto ecc.).

Qualora il listino prezzi ufficiale della casa produttrice indichi importi in una valuta diversa dall’euro, al fine di determinare il prezzo si può tener conto del cambio delle valute estere accertato, su conforme parere della Banca d’Italia, con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, in relazione al mese precedente a quello di acquisto dell’autovettura (Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 32/E/2019 e nella circolare n. 8/E/2019).

L’incentivo ecobonus è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo d’acquisto e non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale. Come specificato nell’ambito delle FAQ pubblicate sulla piattaforma Ecobonus, invece, il contributo statale può essere cumulato con altri incentivi regionali e provinciali.

Che ne può fruire

I contributi possono essere fruiti da società, imprese individuali, soggetti non imprenditori (compresi i professionisti), persone fisiche nonché dalla Pubblica amministrazione. Come specificato, infatti, nell’ambito delle FAQ pubblicate sulla piattaforma Ecobonus, non è prevista alcuna restrizione sulla tipologia degli acquirenti.

Anche i concessionari possono acquistare ed immatricolare a proprio nome un veicolo con l’incentivo ecobonus, fermo restando la necessità di assolvere a tutti gli obblighi e produrre tutta la documentazione prevista dalla normativa tra cui copia della fattura e dell’atto di acquisto del veicolo nuovo in cui viene riportato la misura dello sconto praticato (contributo statale) e nel caso di rottamazione, il veicolo consegnato e destinato alla rottamazione.

Ammontare contributo

Il contributo è differenziato a seconda delle emissioni del veicolo acquistato e se si rottama o meno un veicolo di categoria M1 omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3, 4. In particolare, senzarottamazione di veicoli, il contributo è pari a: – 4.000 euro, nel caso di acquisto di veicoli che producono emissioni di CO2 non superiori a 20 g/km; – 1.500 euro, nel caso di acquisto di veicoli che producono emissioni di CO2 superiori a 20 g/km fino a 70 g/km. Il contributo, invece, con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4, aumenta a: – 6.000 euro, nel caso di acquisto di veicoli che producono emissioni di CO2 non superiori a 20 g/km; – 2.500 euro, nel caso di acquisto di veicoli che producono emissioni di CO2 superiori a 20 g/km fino a 70 g/km.

Novità del decreto Milleproroghe

L’introduzione dei veicoli Euro 0 tra i veicoli che possono essere rottamanti e consentono di fruire di incentivi maggiorati di 6.000/2.500 euro è stata prevista dal comma 2, dell’articolo 12 del decreto Milleproroghe. Come precisato dal Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito dei necessari adeguamenti tecnici della piattaforma, sarà possibile procedere con la rottamazione di tali veicoli.

Rottamazione

Nei casi in cui si fruisce dell’incentivo con contestuale rottamazione di un veicolo, il veicolo usato consegnato per la rottamazione deve essere intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi alla data di acquisto del medesimo veicolo, ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, deve essere intestato, da almeno 12 mesi, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari.

Entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, il venditore ha l’obbligo di avviare il veicolo usato per la demolizione e di provvedere direttamente alla richiesta di cancellazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista.

Il venditore deve consegnare i veicoli usati ai centri di raccolta appositamente autorizzati, anche per il tramite delle case costruttrici al fine della messa in sicurezza, della demolizione, del recupero di materiali e della rottamazione (i veicoli non possono essere rimessi in circolazione).

Come prenotare gli incentivi

I contributi devono essere prenotati dal venditore sulla piattaforma on line. Per la prenotazione, i venditori devono inserire i dati relativi all’ordine di acquisto del veicolo, compresa l’indicazione dell’importo versato a titolo di acconto. Sulla piattaforma è presente un contatore di risorse per seguire in tempo reale la disponibilità finanziaria del bonus: lo sportello si chiuderà all’esaurimento delle risorse stanziate. Come indicato nelle FAQ pubblicate sulla piattaforma Ecobonus, non esiste una lista d’attesa. Ciò comporta che, in caso di esaurimento dei fondi, i venditori devono via via verificare le nuove disponibilità di risorse derivanti da eventuali annullamenti e proporre nuove prenotazioni.

Adempimenti successivi alla prenotazione

Entro 180 giorni dalla prenotazione i venditori devono consegnare il veicolo e confermare l’operazione, comunicando, tra l’altro, il numero di targa del veicolo nuovo consegnato, nonché il codice fiscale dell’impresa costruttrice o importatrice del veicolo.

Secondo quanto specificato nelle FAQ pubblicate sulla piattaforma Ecobonus, il nominativo inserito in sede di prenotazione dovrà coincidere con il nominativo che risulterà quale intestatario (e non quale eventuale cointestatario) del veicolo alla Motorizzazione Civile.

Tabella di confronto

 Disciplina originaria legge di Bilancio 2019Disciplina post modifica decreto Milleproroghe 2020
Importo del contributo Senza rottamazione: – 4.000 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 inferiori a 20 g/km; – 1.500 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 70 g/km.Senza rottamazione: – 4.000 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 inferiori a 20 g/km; – 1.500 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 70 g/km.
Con rottamazione di un veicolo M1 omologato alle classi Euro 1, 2, 3 e 4 (escluse le Euro 0):
– 6.000 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 inferiori a 20 g/km; – 2.500 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 70 g/km.
Con rottamazione di un veicolo M1 omologato alle classi da Euro 0 a Euro 4:
– 6.000 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 inferiori a 20 g/km; – 2.500 euro, se si acquista un’auto con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 70 g/km.