/ Progetto NODES: contributi per la creazione di filiere di ricerca e industriali

Pubblicato il 29 Maggio 2023 in Finanziamenti

Il progetto NODES ha l’obiettivo di creare filiere di ricerca e industriali in sette ambiti legati alla vocazione imprenditoriale del territorio. Entro la prima scadenza del 16 giugno le imprese possono presentare domanda di finanziamento per investimenti nei settori: industria 4.0 per la mobilità e l’aerospazio; sostenibilità; industriale e green; industria del turismo e cultura; montagna digitale e sostenibile; industria della; salute e silver economy; agroindustria primaria; agroindustria secondaria. Il programma prevede altre due scadenze: il 4 settembre, per le imprese del mezzogiorno, e il 4 ottobre.

NODES (Nord-Ovest Digitale E Sostenibile) è l’ecosistema dell’innovazione di Piemonte, Valle d’Aosta e delle province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia) composto dai rappresentati dei diversi attori dell’innovazione locale, espressione dell’eccellenza produttiva e della ricerca sul territorio, tra cui università, poli di innovazione, centri di ricerca, centri di competenza, incubatori e acceleratori.

L’obiettivo del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette ambiti legati alla vocazione imprenditoriale del territorio:

– Spoke 1. Industria 4.0 per la mobilità e l’aerospazio;

– Spoke 2. Sostenibilità industriale e green;

– Spoke 3. Industria del turismo e cultura;

– Spoke 4. Montagna digitale e sostenibile;

– Spoke 5. Industria della salute e silver economy;

– Spoke 6. Agroindustria primaria;

– Spoke 7. Agroindustria secondaria.

L’ecosistema NODES è organizzato in sette “spoke”, uno per ogni ambito, coordinati dalle università partner del progetto: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia, Università della Valle D’Aosta e Università di Scienze Gastronomiche.

In questo contesto, ogni spoke attiva dei bandi a cascata per ampliare le ricadute del progetto e coinvolgere nuovi soggetti.

Quali sono le attività finanziate dai contributi

NODES prevede una serie di bandi finalizzati all’erogazione di contributi alle imprese, che per ciascuno dei sette spoke sono suddivisi in due linee di azione (oltre a una linea dedicata alle imprese del Mezzogiorno), relative rispettivamente alle seguenti tipologie di investimento:

linea A. Ricerca industriale e sviluppo sperimentale;

linea B. Servizi avanzati di consulenza specialistica individuati nel “catalogo dell’ecosistema NODES” (allegato 7 dei bandi linea B).

Per le linee A e B di tutti e sette gli spoke, gli investimenti, per la parte ammessa all’agevolazione, devono essere realizzati nell’unità locale dell’impresa beneficiaria, localizzata nel territorio dell’ecosistema NODES (Piemonte, Valle d’Aosta, province di Como, Pavia e Varese).

Per la linea A – Mezzogiorno le attività devono essere realizzate nel territorio del Mezzogiorno ovvero in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

La struttura dei bandi è simile per tutti gli spoke, mentre ovviamente cambiano le tematiche di ricerca:

linea A (spoke 1 – spoke 2 – spoke 3 – spoke 4 – spoke 5 – spoke 6 – spoke 7);

– linea B (spoke 1 – spoke 2 – spoke 3 – spoke 4 – spoke 5 – spoke 6 – spoke 7);

– linea A – Mezzogiorno (spoke 1 – spoke 2 – spoke 3 – spoke 4 – spoke 5 – spoke 6 – spoke 7).

Chi può partecipare ai bandi

Possono presentare la domanda ai contributi le micro, piccole e medie imprese (MPMI) in modalità singola o collaborativa con altre imprese e le grandi imprese (GI) solo in modalità collaborativa con altre imprese.

Qual è la dotazione finanziaria

Sono 35,5 milioni di euro i primi fondi dedicati ai bandi a cascata per le imprese per sostenere le loro attività di ricerca e innovazione:

25,3 milioni di euro sono i fondi per progetti di ricerca e sviluppo, presentati dalle imprese, anche in collaborazione, del territorio Nord-Ovest (bandi linea A), di cui 15,5 milioni destinati alle imprese del Mezzogiorno (bandi linea A – Mezzogiorno);

10,2 milioni di euro i fondi per facilitare l’accesso delle start up e PMI a servizi di supporto rivolti a promuovere investimenti strategici in attività di innovazione di prodotti, servizi e/o processi e ad accelerare lo sviluppo delle imprese innovative (bandi linea B).

A questi fondi si aggiungono più di 2 milioni di euro per formare nuovi talenti attraverso il Dottorato di ricerca in ottica «industriale» con percorsi di inserimento nel mondo produttivo e 5,8 milioni di euro per sostenere progetti di “Proof of Concept” (PoC) proposti da ricercatori che intendono valorizzare i risultati della propria ricerca verso lo sfruttamento commerciale, favorendone il trasferimento alle imprese e la costituzione di nuove realtà imprenditoriali.

Cosa sono i sette spoke

Lo spoke 1 si focalizza sui domini tecnologici dell’aerospazio e della nuova mobilità sostenibile, sui quali l’ecosistema vanta una forte legacy industriale e di competenze. Questi domini sono oggi coinvolti in un processo di radicale trasformazione a livello globale nelle tecnologie e nei modelli di business. L’obiettivo dello spoke 1 consiste nel supportare tale transizione verso nuovi paradigmi industriali attraverso attività di trasferimento tecnologico e sviluppo di nuove competenze.

Lo spoke 2 lavora sulle tecnologie e industrie “verdi” promuovendo così uno sviluppo sostenibile.

Le attività dello spoke 2 sono basate sull’integrazione della vocazione storica italiana dell’agricoltura e dell’industria per proporre un graduale ma radicale cambiamento dell’interdisciplinarietà tra aree, in particolare:

– chimica verdi;

– energia sostenibile;

– scienza dei materiali;

– bioeconomia promuovendo il concetto unitario “One Planet, One Health”.

A tale scopo i principali temi trattati sono i processi e materiali “verdi” con focus su nuovi approcci innovativi e sorgenti alternative di materie prime e la conversione e valorizzazione degli effluenti industriali tramite il riutilizzo dei prodotti chimici.

Lo spoke 3 ha individuato diversi filoni tra cui:

fashion design, management and sustainability: come il design nel settore della moda possa essere gestito, regolato e migliorato con successo per contribuire alla sostenibilità ambientale;

– intersezione tra beni culturali e conservazione naturale (Musei, Luoghi Archeologici e Storici, Paesaggio): il concetto di patrimonio che va ben oltre la tradizionale nozione di vecchi edifici e siti storici;

narrazioni multimediali e creatività digitale: i temi riguardano le narrazioni digitali che sono immerse in un nuovo ambiente mediale che mantiene uno stretto rapporto con la costruzione e la comprensione della società contemporanea;

turismo digitale e gestione delle destinazioni: il focus è l’impatto dell’applicazione delle tecnologie, come gli aggregatori di viaggi, le agenzie di viaggio online, le applicazioni dei social media, i motori di metaricerca e i nuovi modi per gestirli al fine di accelerare la crescita del turismo;

stili di vita, turismo e marketing: tematiche che abbracciano argomenti interdisciplinari di moda, marketing, eventi, turismo, retailing e food con focus sugli stili di vita dei consumatori.

Lo spoke 4, Montagna digitale e sostenibile, sviluppa le seguenti attività: attenzione all’aumento della produzione di energia rinnovabile, allo sviluppo di sistemi per una maggiore efficienza energetica; dalla ricerca di smart systems per il supporto ai flussi di lavoro nelle aziende alla gestione integrata di aree e comunità montane; dalla digitalizzazione dei processi allo smart working e alla didattica a distanza.

Lo spoke 5, si occupa di Industria della salute e di silver economy, ispirandosi al modello di transizione ecologica e ai processi di transizione digitale. Esso punta a conseguire un elevato impatto sociale e territoriale e ad aumentare la qualità del capitale umano.

Lo spoke propone due linee di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico:

– la cura di soggetti fragili, sviluppando i temi della telemedicina e i servizi di salute territoriale, la digitalizzazione del sistema sanitario e del monitoraggio del paziente; inoltre sostiene la prevenzione della salute anche sotto il profilo nutrizionale;

– diagnosi e terapie innovative e sostenibili. con questa linea si intende favorire la diagnostica avanzata attraverso agenti di contrasto; lo sviluppo e la certificazione avanzata di dispositivi medici; la medicina rigenerativa e la scoperta e al rilascio di nuovi farmaci.

Lo spoke 6 promuove lo sviluppo di tecnologie digitali volte a migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole per la trasformazione industriale. Le attività sono suddivise in due progetti bandiera: il primo dedicato alla filiera integrata di foraggi, bestiame e biogas per lo sviluppo intelligente, resiliente, circolare e diversificato del settore agro-zootecnico, per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità economico-sociale delle filiere alimentari lattiero-casearie.

Il secondo dedicato alla gestione del vigneto per la produzione della vite e del vino, applicando al mondo vitivinicolo competenze di Big Data e sistemi acquisizione e telerilevamento, per lo sviluppo di modelli di produzione e consumo basati sui principi dell’agroindustria e dell’agricoltura di precisione.

Lo spoke 7 contribuisce a innovare il sistema agroalimentare nel Nord-Ovest, introducendo approcci digitali e sostenibili nella trasformazione alimentare.

I partner dello spoke 7 sono l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’Università di Pavia e, come partner strategico, il MIAC.

Si tratta di enti attivi sulle tre principali tematiche, applicabili alle filiere agroalimentari di eccellenza del territorio “NODES”:

– “HEALTHY” food: produzioni alimentari sicure, salutari e di alta qualità.

– “GREEN” food: produzioni alimentari sostenibili, mediante l’applicazione di principi dell’economia circolare e del paradigma sistemico sia nell’ambito della trasformazione che in quello degli stili di consumo.

– “SMART” food: sistemi intelligenti e nuovi processi e strumenti per la trasformazione alimentare sostenuti dai nuovi paradigmi dell’industria 4.0 e 5.0.

Qual è l’agevolazione

Contributo a fondo perduto di cui l’intensità massima sulle spese del progetto è calcolata sulla base della dimensione di imprese, l’ambito di attività e se progetto presentato in collaborazione.

Quali sono i termini per la presentazione delle domande

I bandi linea A e linea B hanno come prima scadenza il 16 giugno 2023. È prevista una seconda finestra: 1° settembre – 31 ottobre 2023.

I bandi linea A – Mezzogiorno hanno come prima scadenza il 4 settembre 2023.