/ Voucher digitalizzazione PMI: come presentare la domanda

Pubblicato il 19 Dicembre 2017 in News

Si avvicina l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande per richiedere i voucher digitalizzazione PMI. La procedura è completamente informatizzata e si articola in due fasi. La prima, che avrà inizio il 15 gennaio 2018, è di preparazione: sarà possibile procedere con la compilazione dell’istanza. La seconda fase, attiva dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018, prevede la trasmissione delle domande compilate. L’accesso è riservato al rappresentante legale dell’impresa proponente o ad un altro soggetto interno alla sua organizzazione a cui sia delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda di agevolazione. Come si compila la domanda? Quali documenti bisogna allegare?

Per le PMI che intendono richiedere il voucher digitalizzazione è tempo di prepararsi per la presentazione della domanda.

Dal 15 gennaio 2018, infatti, sarà possibile iniziare la compilazione della domanda, mentre il loro invio potrà essere effettuato dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018.

La procedura è completamente informatizzata ed è accessibile dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico (www.mise.gov.it).

Ogni PMI potrà presentare una sola domanda, in cui dovrà essere indicata l’ubicazione dell’unità produttiva nell’ambito della quale verrà realizzato il progetto di digitalizzazione e  ammodernamento tecnologico.

Cos’è necessario per presentare la domanda

La suddetta procedura prevede l’identificazione e l’autenticazione attraverso la Carta nazionale
dei servizi (CNS), ovvero un dispositivo (Smart Card o una chiavetta USB) che contiene un “certificato digitale” di autenticazione personale.

Come precisato dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito delle FAQ pubblicate sul proprio sito, non sarà invece possibile accedere attraverso il sistema SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Attenzione. L’accesso è riservato al rappresentante legale dell’impresa proponente,
come risultante dal certificato camerale della medesima, o ad un altro soggetto interno
alla sua organizzazione a cui sia delegato (attraverso la procedura informatica “Gestione
Deleghe”) il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda di accesso alle
agevolazioni. La delega quindi non potrà essere conferita a consulenti esterni.

Per la presentazione della domanda è obbligatorio il possesso di una casella di Posta
elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.

Presupposti soggettivi

Il voucher potrà essere richiesto da micro, piccole e medie imprese, iscritte nel Registro
delle Imprese, costituite in qualsiasi forma giuridica ed operanti in tutti i settori di attività
economica ad eccezione di quelli esclusi dall’articolo 1 del regolamento (UE) n. 1407/2013 (quali
il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e acquacoltura).

Come chiarito dal Ministero nelle FAQ pubblicate sul proprio sito:

  • anche gli studi professionali e i liberi professionisti potranno accedere alle
    agevolazioni, qualora svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di
    presentazione della domanda, al Registro delle imprese;
  • non rientrano tra i soggetti ammissibili alle agevolazioni i soggetti registrati unicamente
    presso il Repertorio Economico Amministrativo (REA) delle Camere di Commercio (ad esempio
    gli enti pubblici non economici, le associazioni riconosciute e non, le fondazioni, i comitati, gli
    organismi religiosi).

Presupposti oggettivi

Le proposte presentate dovranno avere per oggetto progetti relativi ai seguenti ambiti di
attività:

  1. miglioramento dell’efficienza aziendale;
  2. modernizzazione dell’organizzazione del lavoro;
  3. sviluppo di soluzioni di e-commerce;
  4. connettività a banda larga e ultralarga (intervento ammissibile solo se strettamente
    correlato ad un intervento di cui agli ambiti precedenti);
  5. collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare (intervento ammissibile
    solo se strettamente correlato ad un intervento di cui agli ambiti precedenti);
  6. formazione qualificata nel campo dell’ICT del personale dell’impresa (intervento ammissibile
    solo se strettamente correlato ad un intervento di cui agli ambiti precedenti).

I progetti dovranno essere avviati successivamente alla pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico (www.mise.gov.it) del provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher ed essere ultimati entro 6 mesi dalla stessa data.

Le spese dovranno essere relative a beni nuovi di fabbrica acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato.

Per il pagamento delle spese non si dovrà utilizzare un conto corrente bancario dedicato. I pagamenti dovranno, comunque, essere effettuati esclusivamente attraverso il conto corrente prescelto, per mezzo di SEPA Credit Transfer con indicazione della causale: “Bene acquistato ai sensi del decreto MISE 23 settembre 2014”.

Nota bene. Alla domanda non dovranno essere allegati i preventivi di spesa.

Per ogni ambito di intervento del progetto, è sufficiente indicare la tipologia di bene e/o servizio previsto (software, hardware, servizi di consulenza, opere infrastrutturali e tecniche e servizi di formazione) e il relativo importo.

Aiuti in “de minimis”

Nella domanda dovrà essere indicato il valore degli aiuti “de minimis” ottenuti dall’impresa e dall’insieme delle imprese ad essa legate, a monte o a valle, da un rapporto di collegamento/controllo (“impresa unica” ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 1407/2013).

In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, dovrà essere considerato anche il valore del “de minimis” fruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, dovrà essere indicato solo l’ammontare attribuito o assegnato al soggetto facente parte dell’impresa unica.

Marca da bollo

La domanda dovrà riportare il numero identificativo della marca da bollo annullata (l’annullamento, ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. n. 642/72, dovrà avvenire mediante perforazione o apposizione della sottoscrizione o della data o di un timbro).

Nota bene. Come previsto dalla Legge n. 147/2013, art.1, commi 591 e 592, per le istanze presentate per via telematica l’importo della marca da bollo è pari a 16,00 euro.

La marca da bollo dovrà essere conservata dall’impresa richiedente in originale presso la propria sede o uffici per eventuali successivi controlli.

Importo voucher

Nella domanda dovrà inoltre essere specificato l’importo del voucher richiesto.

Attenzione. L’ammontare indicato non potrà superare il 50% del totale delle spese
ammissibili, con un massimo di 10.000 euro.

Ultimi chiarimenti MISE relativi agli investimenti agevolabili.

Per ambito di attività di cui al punto 1 (miglioramento dell’efficienza aziendale) sono
ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica
finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali.

Con riferimento alle componenti hardware e software, possono ritenersi ammissibili:

  • tutte le strumentazione tecniche e informatiche basate su tecnologie digitali che
    complessivamente considerate sono in grado di assicurare un miglioramento dell’efficienza
    aziendale. A titolo esemplificativo e non esaustivo possono ritenersi ammissibili i computer e le relative periferiche (monitor, stampanti, plotter ecc) e i devices utilizzati per uso esclusivo
    aziendale (tablet, smartphone, ecc);
  • le attrezzature il cui utilizzo è basato su un software dedicato che consenta la digitalizzazione
    del processo produttivo. In tale caso, fermo restando l’ammissibilità complessiva del costo del
    bene, il titolo di spesa deve contenere l’indicazione della componente di costo relativa al
    software.

Per ambito di attività di cui al punto 3 (sviluppo di soluzioni di e-commerce) sono ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce.

Dette spese sono ammissibili solo qualora l’hardware, il software e il servizio di consulenza specialistico siano diretti allo sviluppo, quindi alla creazione o al miglioramento, di soluzioni che consentano lo svolgimento di transazioni commerciali realizzate tramite internet finalizzate alla vendita di beni o servizi. Inoltre, i servizi di consulenza specialistica possono essere anche diretti alla definizione della strategia di promozione della soluzione di e-commerce sviluppata sui social media e sui social network.